Imparare a volersi bene

Con il termine “autostima” si intende l’opinione che abbiamo su noi stessi, il valore che ci diamo. Le persone con una bassa autostima hanno una visione negativa del proprio valore, visione che tende a rimanere stabile nel tempo. I tratti caratteristici di chi ha una bassa autostima sono:

  • Essere convinti di valere poco, di non possedere particolari qualità e di non avere successo nella vita
  • Tendere a colpevolizzarsi e criticarsi, minimizzando i risultati che si ottengono focalizzandosi su errori e insuccessi.
  • Fare fatica ad esprimere i propri bisogni e le proprie opinioni ad altre persone.
  • Provano spesso senso di colpa, vergogna, frustrazione ed ansia.

Una bassa autostima può avere conseguenze per il benessere mentale e fisico di una persona, diminuendo la qualità di vita. A livello sociale questo può voler dire con la tendenza alla compiacenza o al ritiro. A livello di benessere queste persone non si coinvolgono in hobby, attività o sport.

Una buona autostima è una qualità incredibile che possiamo sviluppare da soli. L’autostima di solito è un costrutto abbastanza stabile nel corso della vita, ed è sviluppato attraverso i vissuti e le esperienze che abbiamo vissuto nel corso della nostra vita. L’autostima spesso è rafforzata come effetto dell’affrontare e superare le difficili sfide che la vita ci fa incontrare.

Noi possiamo sviluppare una miglior senso di autostima continuando a cercare di essere compassionevoli, gentili e rispettosi con sé stessi e gli altri. Questo comportamento di permettere con perseguire il tentativo di essere la migliore versione di sé stessi. Ci sono alcune azioni che ci possono guidare nel cercare di coltivare un migliore senso di autostima.

  • Imparare a conoscersi e a coltivare la propria autostima: cerchiamo di osservare in maniera non giudicante il nostro livello di autostima, volendogli dandogli un valore da 1 a 10. Questo ci permette di avere un punto di partenza. Se la vostra autostima è minore di quanto vorreste cercate di perseguire un atteggiamento di gentilezza e empatia verso voi stessi. Essere troppo giudicanti o critici non è mai d’aiuto.
  • Imparare a essere consapevoli di se stessi in maniera non giudicante: è importante conoscere le proprie aree di forza e di debolezza. Se serve potete fare una lista degli aspetti dove vi sentite più forti e quelle in cui invece vi sentite più deboli. Se le prime sono le aree dove vi potete apprezzare al meglio le seconde sono quelle di cui vi dovete prendere più cura quando possibile. È importante fare tutto questo con un atteggiamento di accettazione verso sé stessi. L’obiettivo è quello di conoscere meglio sé stessi piuttosto che criticarsi.
  • Lavorare con queste liste: ora che avete fatto queste liste, quando potete prendete del tempo per osservarle: per quanto riguarda la lista dei propri aspetti di forza osservateli e siate grati per queste vostre qualità e per il lavoro che avete fatto per svilupparle. Poi scegliete uno dei vostri aspetti negativi e cercate di lavorare per migliorarlo, cercando di progredire giorno per giorno in questo lavoro. imparando ad essere consapevoli e curiosi verso sé stessi piano piano vi allontanerete dal concetto di giusto o sbagliato, iniziando a pensare a cosa è utile per ciascuno di noi.
  • Essere paziente verso se stessi: i cambiamenti non avvengono dal giorno alla notte, e bisogna quindi imparare ad accettarsi ed essere pazienti verso sé stessi, accettare che siamo un cantiere aperto e all’opera, farà crescere la nostra autostima, non facendoci più sentire sbagliati ma “in miglioramento”.

Seguire questi passi ci può aiutare a smettere di cercare di impressionare qualcuno o metterci alla prova. Invece ci permette di focalizzarci nel cercare di essere la persona che NOI vogliamo.

Laureato in Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia presso l’Università degli studi di Milano-Bicocca, è Dottore di Ricerca in Scienze della Formazione e della Comunicazione e Professore a Contratto presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Specializzato presso la Scuola di Psicoterapia ad orientamento Cognitivo-Costruttivista Relazionale – Centro di Terapia Cognitiva di Como, è iscritto all’Albo degli Psicoterapeuti della Lombardia (n. 15957).

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Valerio Salvarani

Laureato in Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia presso l’Università degli studi di Milano-Bicocca, è Dottore di Ricerca in Scienze della Formazione e della Comunicazione e Professore a Contratto presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Specializzato presso la Scuola di Psicoterapia ad orientamento Cognitivo-Costruttivista Relazionale – Centro di Terapia Cognitiva di Como, è iscritto all’Albo degli Psicoterapeuti della Lombardia (n. 15957).

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